Alcune considerazioni antecedenti l’inizio di campionato 2021-22 sui cuori pulsanti del Pol Bottega

 

I due coach impegnati in allenamento a sinistra Marco Romani e destra Lalla Renda

Sabato prossimo partirà l’ennesima stagione delle squadre agonistiche della Polisportiva Bottega pallavolo, e con questo articolo voglio mettere il focus sui due conosciutissimi e stimati allenatori delle nostre due serie C, sia maschile che femminile, loro, che sono poi i veri condottieri e parte dell’anima pulsante da quando Alberto Renda ci ha lasciato, si sono presi carico della pesante eredità del vulcanico ReAl, cercando ogni giorno di trasmettere ai propri atleti sia le regole sportive che quelle non scritte che la vita insegna.

Queste persone si chiamano Laura, per tutti Lalla, Renda, e Marco Romani, figure di riferimento conosciute da tutti in regione per aver tradotto in questi anni il loro verbo, quello appunto di forgiare le loro squadre con quella difesa in modalità Pol Bottega, ovvero rendere difficile a chiunque si presenti, specie nel fortino della palestra Comunale Francesca Ricci, non fare cadere a terra la palla sul taraflex.

In tanti anni, spesso mi sono ritrovato a scrivere articoli che riguardavano le loro formazioni, i loro commenti pre e post partita, ma mai le loro storie. Marco Romani, per chi non lo sapesse ancora, è stato l'allenatore di Lalla Renda quando lo stesso si dedicava al femminile, mentre la Lalla in questi anni è diventata la responsabile del giovanile all’interno della Polisportiva, ed ha ottenuto anche un ruolo importante dalla federazione fuori dalla nostra società, ma di questo ne parleremo in futuro.

Oggi il focus è puntato sul lavoro che entrambi stanno facendo con le loro C, ovvero, come stanno cercando di plasmare i giovani, i nuovi atleti e le nuove atlete attinti dal settore giovanile, per dare, in futuro, un ricambio generazionale che ha permesso per oltre 50 anni a questa gloriosa e storica società di poter camminare sempre con le proprie gambe, magari alle volte incespicando, ma senza mai dover piegare la testa e senza mai cadere, anzi diventando il simbolo di una resistenza e di un attaccamento alla pallavolo come quella che si giocava un tempo, ovvero con fatica e sudore, capace, per anni e anni, di allontanare dai social, dai bar e dalla strada tanti giovani, offrendo loro una valvola di sfogo e spesso una promozione in prima squadra, per premiare i loro sforzi.

Dunque questi sono i condottieri delle nostre serie C, Lalla Renda e Marco Romani, a loro ho voluto dedicare questo articolo proprio nella settimana che precede l’inizio del campionato, perché sono l’esempio vivente di quello che davvero si riesce a fare di grande con poco, quando c’è il rispetto e la fatica di arrangiarsi, per trasformare il lavoro in oro.

Per me Bottega è sempre stata nell’immaginario come Sparta, ma se Sparta ha fatto la storia, questo è potuto succedere perché a guidare il loro piccolo ma forte esercito c'erano due condottieri che hanno sempre messo la famiglia e il bene della Polisportiva davanti al proprio io.

Sapendo che questo sarà, comunque, un campionato difficile, dove esordiranno molti giovani, invito anche il pubblico botteghino a tifare ancora più forte quest’anno per le loro squadre, e a non lasciare mai sole queste due persone capaci e vere.

Danilo Billi 

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