Nel corso dell’Assemblea di inizio stagione Fipav ,Comitato Territoriale Pesaro-Urbino, Lalla Renda è stata riconfermata nel ruolo di selezionatrice territoriale

 

Foto di gruppo con la nostra Lalla Renda al centro con la tuta blu

Il 24 ottobre 2021, presso la sede della Croce Rossa Italiana Comitato Marotta-Mondolfo a Marotta, si è svolta la consueta Assemblea di inizio stagione Fipav Comitato Territoriale Pesaro Urbino. Ha partecipato all' Assemblea la quasi totalità delle Società, con alcuni ospiti tra i quali l’Allenatore della Nazione Femminile Davide Mazzanti. All’assemblea era presente anche Laura, Lalla, Renda, responsabile tecnico e coach dell’U 16, 18 F e della serie C femminile della Polisportiva Bottega, che ci ha spiegato in breve il suo ruolo di “selezionatore”.        “Nell’ambito dell’assemblea annuale della società erano presenti i rappresentanti di quasi tutte le società della provincia, insieme al Consiglio Federale – ha detto Lalla Renda -. In questa circostanza sono stati presentati campionati provinciali di serie e di categoria.   Inoltre, è stato ufficializzata l’attribuzione del ruolo di selezionatori sia maschili che femminili della provincia. Per capirci,  il selezionatore è una figura chiave del CQT, ossia Centro di Qualificazione Territoriale che, a sua volta, collabora e dipende dal CQR, cioè Centro di Qualificazione Regionale. Il suo compito è quello di monitorare e valutare gli atleti in età U 15 maschile e le atlete in età U 14 Femminile. Questo lavoro di monitoraggio e valutazione ha diverse finalità. In primis selezionare, appunto, tra gli atleti e le atlete di tutta la provincia, quelli che andranno a formare la "selezione territoriale", una squadra che andrà a disputare il TROFEO DEI TERRITORI. In pratica un minitorneo che si svolge tra le 4 selezioni territoriali della regione e che porterà ad attribuire il titolo di campione di una selezione territoriale.  Insomma un po' come fa l’allenatore della nazionale ma rapportato alla provincia. Chiaramente questo lavoro ha come conseguenza, a cascata, quello di individuare atlete ed atleti possano essere di interesse regionale. Infine, l ‘attività si propone di valutare il livello di preparazione dei ragazzi e delle ragazze della provincia, ed in base a questo stabilire un dialogo con gli allenatori delle varie società per determinare ed individuare quali sono i punti forti e quelli deboli su cui lavorare.  Insomma..un lavoro intenso e impegnativo. Questa riconferma di selezionatore anche per quest’anno  è per me  motivo di grande orgoglio, una cosa che mi rende contenta.  Sono stata riconfermata nel senso che anche nei 3 anni precedenti, (nel 2020 non è stato fatto niente per via del Covid) ero io a svolgere questo ruolo, e questo mi rende orgogliosa in quanto lo ritengo un riconoscimento per il lavoro fatto in tanti anni, ma soprattutto per il lavoro che mi si prospetta di fare, cioè cercare di coinvolgere tutte le società e le ragazze della provincia . Formare una squadra di selezione provinciale rappresenta l’obiettivo finale di tutto questo percorso, ma il mio obiettivo generale, invece, come è stato gli altri anni, è rendere partecipe la maggior parte delle atlete della provincia, Under 14, annata 2008, e cercare di coinvolgere la maggioranza delle società, dalle più grandi alle più piccole, con il fine di formare una squadra territoriale, ma, soprattutto, di fare vivere alle ragazze di qualsiasi provenienza un’esperienza importante, con una qualità di allenamento diversa da quella che vivono in società.  Un’esperienza dove le atlete hanno al loro fianco delle ragazze che durante la stagione sono le loro avversarie ma, in questo caso, diventano le loro compagne, quindi creare anche un senso di appartenenza a quello che può essere il territorio provinciale e vivere il tutto come un’esperienza di formazione, non solo di arrivo ma, soprattutto, formativa, che permetta loro di aggiungere altro al loro bagaglio. Precedentemente sono stati fatti lavori importanti, ho visto tante ragazze, una grande partecipazione delle società e, ripeto, soprattutto delle più piccole. Sono contenta, perché questo significa che anche da parte delle società c’è la volontà di fare vivere qualcosa di importante con rinnovata fiducia verso un progetto comune, non singolo societario. Perciò sono contenta anche se aggiungo lavoro ad altro lavoro”. 

  

Danilo Billi 


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