Intervista ad Alice Bellazecca, da quest'anno secondo allenatore della serie C maschile di Marco Romani

 

Alice Bellazecca sul campo nei panni di giocatrice

-Ciao Alice, quest’anno hai accettato di fare la seconda a coach Marco Romani nel maschile, come è nata la proposta?

"Ciao a tutti, ebbene sì quest’anno ho deciso di dare una svolta e così ho accettato l’inaspettata proposta di Marco di fargli da secondo in C maschile. Non è stata una decisione facile e per niente scontata, perché ero consapevole di entrare a far parte di un ambiente totalmente nuovo per me e con dinamiche diverse rispetto a quelle del femminile, oltretutto alla mia prima esperienza da “vice-allenatore”. La proposta è nata la sera della 24 ore volley, ad Agosto, in un momento inaspettato e mi ha completamente spiazzato. Ovviamente non ho dato subito una risposta e ci ho pensato tanto, finché un giorno ho chiamato Marco per digli “ok…ci sono!!”. Con tutte le mie preoccupazioni che non nascondo… Per motivi di lavoro non ho potuto seguire da subito la squadra, che da lì a breve avrebbe cominciato la Coppa Marche, ma ho iniziato a Ottobre ad affiancare Marco. Da lì piano piano è stato un cominciare a conoscersi con lui per capire il metodo, le esigenze e le cose di cui poteva aver bisogno e conoscere anche i ragazzi in tutto e per tutto".

-Essendo stata un punto di riferimento in campo, non a caso eri anche il capitano della femminile, quali sono le differenze maggiori che hai riscontrato entrando nell’ambiente maschile?

"Le differenze tra il maschile e il femminile sono notevoli, direi sono due mondi completamente diversi. Essendo stata giocatrice e capitano, ho capito che noi ragazze abbiamo più bisogno di una guida, sia caratteriale che in campo, che siamo molto più fragili psicologicamente e per questo spesso si creano problematiche dovute proprio al nostro “essere donne”… Con ciò non voglio dire che il mondo dei maschi sia tutto rose e fiori... anzi…!! Sono belli tosti, a volte anche troppo… direi quasi l'opposto delle donne. Spesso difficili da “gestire”, però il loro è comunque un bellissimo ambiente dove mi trovo molto bene!!".

-In poco tempo, anche nel maschile sei diventata un’importante punto di riferimento, in particolare per il coach Romani Marco che parla sempre molto bene di te, qual è il tuo segreto e come lavori insieme a lui?

"Facendo parte di questo gruppo e lavorando a stretto contattato con Marco, ho scoperto, come dicevo prima, una bellissima persona oltre che un bravo coach. Direi che ci siamo trovati… e ne sono molto felice. Fino allo scorso anno abbiamo sempre avuto un rapporto corretto e di rispetto, facendo parte della stessa società, ma non avendo mai avuto occasione di stare a stretto contatto, non potevo esprimere un altro pensiero più profondo e preciso. Ora mi sento di dire che sono felice di stare al suo fianco in quest’avventura, perché mi dà veramente tanta fiducia e mi coinvolge tantissimo, seppur per me sia una cosa nuova. Io cerco di ricambiarlo al meglio, portando la mia esperienza, precisione e appoggio in tutto e per tutto. Lo ringrazio veramente tanto di cuore". 

-In questo tuo primo scorcio di stagione con il maschile, quanto ti ha aiutato una vita passata come giocatrice e capitano nel femminile a capire e gestire al meglio certe dinamiche?

"Devo dire che senza la mia esperienza da giocatrice non credo che sarei riuscita a svolgere questo ruolo. Anche se sono due mondi diversi, comunque aver giocato per tanti anni e aver avuto bravi allenatori come la Lalla, mi sta aiutando tantissimo, anzi, è fondamentale direi".  

-Ti sei imposta una regola, che segui sempre, per gestire il tuo rapporto con il tuo fidanzato che è anche un giocatore della squadra (ovvero il Pive) quando siete in palestra e quando ovviamente siete fuori?

"Sono molto tranquilla di allenare una squadra dove gioca il mio fidanzato, in palestra io alleno e lui gioca, è come gli altri… cerco sempre di mantenere il rispetto dei ruoli. All’inzio lui non faceva parte della squadra, perché aveva deciso di smettere, ma dopo vari colloqui con Marco è rientrato per aiutare il gruppo e ne sono stata molto molto felice senza il pensiero di dover gestire la nostra situazione. A casa parliamo di pallavolo, non lo nascondo, ma come abbiamo sempre fatto, in fondo è parte della nostra vita".

-Ti senti di farci una fotografia della stagione fin qui?

"Se devo riassumere la stagione da ottobre ad oggi direi: travagliata, difficile, ma anche molto emozionante e ricca di soddisfazioni. Siamo partiti con delle difficoltà nell’avere un gruppo per metà nuovo, da amalgamare, e subito soggetto a infortuni che continuano tutt’ora, ma tutto ciò non toglie merito ai ragazzi per quello che stanno facendo con tanta passione e ci regalano anche belle soddisfazioni…( e arrabbiature... ma va bene così!!)".

-Sappiamo che nella Polisportiva sei una persona molto attiva, ci puoi raccontare quali sono le tue mansioni e quanto è difficile seguire il tutto?

"Direi che non mi annoio… ma sono contenta così. Faccio quello che mi piace! In società mi occupo della segreteria che richiede tanto tempo e attenzione, poi ho il mio lavoro e alla sera alleno… ma non mi spaventa il tutto. Devo solo organizzarmi bene, in fondo sono tanti anni che lo faccio e prima giocavo, quindi non è cambiato tanto. Non nascondo che ci sono dei periodi molto difficili, dove la stanchezza si fa sentire ma, per ora, ho sempre portato a termine tutto al meglio e spero di farlo ancora".

Danilo Billi

N.B. Aggiunge Alice Bellazecca: "Volevo ringraziare te Dani per questa intervista, e cogliere l’occasione per ringraziare anche tutte le persone che ci seguono, TUTTE le persone che portano avanti la società, con non pochi problemi e difficoltà, ma davanti a tutto ci mettono la PASSIONE per questo sport, per i ragazzi e per chi ci segue da lassù, Alberto e Chicca".

Grazie

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