Andrea Signoretti, DS della serie C Maschile, ci svela come ha costruito la squadra
Nella foto Andrea Signoretti |
Focus su Andrea Signoretti, detto Signo, che come non mai, nella scorsa estate, ha svolto il ruolo di DS, per costruire la formazione attuale della squadra di serie C Maschile Bertuccioli Real Bottega.
-Ciao Signo, come è nata la scorsa estate la costruzione della squadra? "La squadra è nata da un'idea, cioè quella di migliorare il risultato della stagione precedente, ovvero la semifinale playoff che ci ha visto mancare la finale che, obiettivamente, era alla nostra portata e quindi, in quest'ottica migliorativa, insieme al coach, abbiamo individuato i profili necessari per fare quel che, nella nostra idea, poteva servire al caso nostro. Ovviamente in tutto questo, abbiamo dovuto fare anche i conti con le scelte di alcuni giocatori per vari motivi, per lo più la scelta di studiare e di lasciare la squadra e, quindi, ci siamo trovati nella necessità di colmare anche ruoli che non pensavamo di coprire". -Prima giocatore, poi allenatore, ora vero e proprio DS della squadra, come ti senti in questo ruolo? "Il mio è un percorso obbligato, in realtà passare da giocatore ad allenatore è stato semplice, ma il passaggio a DS, chiamatemi pure così, è stato dettato dalla mia necessità di conciliare il lavoro e stare più vicino alla mia famiglia e, quindi, per dare una mano alla squadra e a coach Marco Romani, mi sono occupato di seguire il mercato estivo, non potendo, come dire, seguire fisicamente i ragazzi tutti i sabati. Questo ruolo mi piace molto, perché mi permette, nel mio piccolo, di contribuire alla “causa” ". -Secondo te, una caratteristica imprescindibile per vestire la maglia del Bottega quale dev’essere? "Per vestire questa maglia, occorre innanzitutto un grande amore per il volley e, in secondo luogo, una grande umiltà con la quale mettersi a disposizione dei propri compagni". -Come scegli i giocatori? "Innanzitutto devono essere dei bravi ragazzi e, in secondo luogo, devono avere, oltre che doti tecniche, anche una grande volontà di mettersi in gioco per migliorare sempre". -Una trattativa di cui sei orgoglioso? "Direi che pescare Francesco Giordano è stato davvero un bel colpo avvenuto in riva al mare, parlando del più e del meno con un amico comune. Sarebbe stato un peccato non incontrarci". -La trattativa che stai inseguendo da anni e che ti è sempre sfuggita? "Direi che ce n'è una e ci provo ogni anno, vi prometto che la prossima stagione lo porto a casa, ma per scaramanzia non faccio nomi". -La contrattazione che, invece, ti ha regalato più soddisfazioni? "Ogni giocatore portato a casa è sempre una soddisfazione per me, ma quella più importante, per il valore del ragazzo e le sue potenzialità, che probabilmente lui ancora non è pienamente consapevole di avere, è quello di aver trattenuto Elia Pais, che considero abbia le carte in regola per fare la storia di questa società". -Se dovessi esprimerti con un giudizio sulla stagione giocata fino ad ora, cosa diresti? "Naturalmente gli obiettivi di inizio stagione hanno fatto fatica ad arrivare, ma per tutte le vicissitudini e, soprattutto, gli infortuni davvero tanti, accompagnati da una buona dose di sfortuna, fanno alzare il voto a 10, perché riprendersi da tutta una serie di problematiche non è stato facile. Per cui sono contento di come stanno andando le cose e, soprattutto, vedo giocare i ragazzi in modalità Bottega, ovvero non cade neanche uno spillo". -Coach Marco Romani sulla ricerca dei giocatori ti ha dato totalmente carta bianca, vero? "Marco, da professionista qual è, da enorme fiducia al suo staff e quindi anche a me da spazio, e io naturalmente obbedisco nella scelta delle caratteristiche che lui richiede e spero di averlo accontentato il più possibile". -Sei più bravo come DS o al fantacalcio?… Battute a parte, sei una persona molto importante per la Polisportiva e per il coach, in questi anni ti sei sempre reinventato, come ti senti nei nuovi panni di Direttore Sportivo e uomo mercato? "Naturalmente al fantacalcio è anche più facile. Grazie per i complimenti, sono legato profondamente alla società e a Marco, al quale devo tanto. Questo ruolo mi permette di contribuire nel mio piccolo a dare continuità al lavoro che Marco e lo staff svolgono quotidianamente in palestra. Danilo Billi |
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